Saturday, January 7, 2023

Ascite Farmaci per la Cura dell'Ascite

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lasix 













• Differenza di proteine , così da differenziare le forme dovute alla cirrosi da forme conseguenti a tumori o infezioni dell’addome come nel caso della tubercolosi addominale. La comparsa di ascite è una delle cause principali di necessità di ricovero del paziente epatopatico, assieme al sanguinamento gastroenterico. Nessuna differenza è stata riscontrata nella farmacocinetica della furosemide (non differente velocità di escrezione, emivita, plasma clearance) o nella GFR.

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La contemporanea somministrazione di furosemide e cisplatino comporta il rischio di effetti ototossici. La rilevanza epidemiologica e clinica della cirrosi epatica è ben nota al medico di medicina generale che è chiamato ad adottare interventi preventivi e/o terapeutici di vario tipo volti al miglioramento della sopravvivenza e della qualità di vita dei pazienti. Molti cirrotici, però, sono seguiti anche dallo specialista e spesso vengono ricoverati in ospedale a causa delle numerose complicanze cui vanno incontro.

Questo farmaco sembra provocare una minore incidenza di ginecomastia, se confrontato con lo spironolattone. Il 20% dei pazienti con ascite cirrotica trattati con diuretici sviluppa iperazotemia. Le dosi, sia dell’uno sia dell’altro, saranno gradualmente aumentate (ogni 3-5 giorni) fino a ottenere la riduzione e, auspicabilmente, la scomparsa dell’ascite. Nei casi di ascite lieve, può essere sufficiente una dose medio-bassa di un farmaco della prima categoria di diuretici.

Nei pazienti che non tollerano la terapia farmacologica può essere tentata la legatura transendoscopica delle varici anche se mancano dati convincenti sulla efficacia di questa procedura nel ridurre il rischio di sanguinamento. I risultati dei vari studi clinici controllati sull'isosorbide mononitrato non sono, però, univoci e indicano comunque una efficacia minore rispetto ai beta-bloccanti. L'isosorbide mononitrato (es. Monoket) andrebbe, perciò, utilizzata solo nei pazienti con controindicazioni ai beta-bloccanti. Oggi si può rallentare la progressione o far regredire la malattia epatica e la possibilità è strettamente condizionata dalla causa responsabile del processo cirrotico e dalla disponibilità di farmaci efficaci. Il medico non deve, quindi, assumere un atteggiamento terapeutico negativo legato al convincimento preconcetto dell'irreversibilità del processo cirrotico, ma deve, invece, tenere presente che in alcune situazioni cliniche una risposta è ottenibile anche in presenza di una cirrosi conclamata.

Può provocare iperglicemia e glicosuria ma con intensità minore rispetto ai diuretici tiazidici. Può provocare un aumento transitorio dei livelli plasmatici di colesterolo e trigliceridi. Per il trattamento degli edemi, nella maggioranza dei casi, è indicata la dose di compresse da 25 mg da somministrarsi in unica volta, preferibilmente al mattino o comunque scegliendo l'ora più idonea in cui si desidera ottenere l'effetto. A seconda della risposta ottenuta la stessa dose può essere ripetuta a distanza di 4 ore. Qualora l'effetto saluretico non fosse sufficiente si consiglia di aumentare la posologia di compresse ad intervalli di 4 ore, finché non si raggiunge l'effetto diuretico desiderato.

Non è stato identificato alcun meccanismo fisiopatologico per spiegare questo dato, e non è stato osservato alcun pattern correlabile alla causa di decesso. Tuttavia, prima di decidere l'uso di tale combinazione, deve essere esercitata cautela e devono essere presi in considerazione i rischi e i benefici di questa combinazione o della co-somministrazione con altri potenti diuretici. Non vi è stato aumento dell'incidenza di mortalità in pazienti che assumevano altri diuretici in concomitanza con risperidone. Indipendentemente dal trattamento, la disidratazione è risultata un fattore di rischio globale per la mortalità e pertanto deve essere evitata in pazienti anziani con demenza (vedere paragrafo 4.3). Se il peso è aumentato di 1,5 kg nell’arco di 3 giorni è necessario essere più rigorosi nel rispettare la dieta priva di sodio e la restrizione all’introduzione di liquidi e avvisare l’infermiere o il medico di riferimento al fine di valutare eventuali modifiche della terapia e l’aumento del dosaggio del diuretico.

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