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inderalL’approccio iniziale a questo disturbo del movimento prevede la riduzione della dose di litio, l’eliminazione di fattori aggravanti come la caffeina e consigliando la somministrazione del litio al momento di coricarsi. Sono anche disponibili dati relativi all’uso nel trattamento del disturbo di panico, del disturbo post-traumatico da stress e del disturbo d’ansia generalizzato. Gli antagonisti dei recettori β-adrenergici differiscono per lipofìlicità, vie metaboliche, selettività p-recettoriale ed emivita. Se si è in cura con i beta-bloccanti, è importante non interromperne l'assunzione senza consultare il medico curante per non rischiare di aggravare la malattia per cui sono stati prescritti.
Questo medicinale contiene lattosio, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio - galattosio, non devono assumere questo medicinale. La riduzione della frequenza cardiaca è un’azione farmacologica indotta dall’Inderal. Dovrà essere considerata una riduzione del dosaggio nei rari casi in cui compaiono sintomi attribuibili all’eccessiva riduzione della frequenza cardiaca. Inderal può essere sostituito con un altro beta–bloccante a dosaggio equivalente oppure la sua sospensione deve essere effettuata gradualmente. Nei pazienti in terapia con Inderal con una storia di reazioni anafilattiche a diversi allergeni, si può verificare un aggravamento delle reazioni allergiche in occasione di ripetuti stimoli da parte dell’allergene. Il medicinale contiene lattosio, non è quindi adatto per i soggetti con deficit di lattasi, galattosemia o sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio.
Viene metabolizzato prevalentemente a livello epatico, dove attraverso un effetto di primo passaggio dà origine a metaboliti farmacologicamente attivi; legato alle proteine plasmatiche, può in seguito diffondere liberamente attraverso il torrente circolatorio. Il propranololo, assunto per os tramite INDERAL ® viene rapidamente assorbito a livello gastro-intestinale, raggiungendo in tempi molto brevi (1 - 2 ore) le massime concentrazioni plasmatiche. Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Le varie informazioni riguardanti la sua somministrazione sono riportate nei paragrafi specifici.
Il Propranololo compresse contiene lattosio che è controindicato in bambini intolleranti oppure quando sono presenti rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio o da malassorbimento di glucosio-galattosio. Il Propranololo, come tutti i beta-bloccanti, passa nel latte materno quindi l'allattamento è controindicato durante l'assunzione di questo farmaco. In pazienti con asma bronchiale o con una storia di problemi asmatici può verificarsi broncospasmo. Non è possibile stabilire quanto tempo sia necessario perché si manifestino i benefici dati dall'azione di Propranololo. È importante che il bambino assuma Propranololo compresse per ridurre la sintomatologia associata alla malattia da cui è affetto.
Inoltre, i farmaci betabloccanti possono interferire con il metabolismo degli zuccheri, destabilizzando il controllo della glicemia; per questo motivo devono essere usati con cautela, soprattutto nei pazienti con diabete difficile da controllare. Questi farmaci sono in grado di influenzare la forza di contrazione del cuore e la frequenza cardiaca. Inoltre, possono stimolare vie secondarie che regolano la pressione arteriosa e la vasodilatazione, interagendo con un sistema localizzato a livello renale, il sistema renina-angiotensina o con il rilascio di ossido nitrico , un potente vasodilatatore. Possono essere necessarie grandi dosi di broncodilatatori beta-2 agonisti per contrastare il beta-blocco prodotto da Inderal e la dose dovrebbe essere titolata a secondo della risposta clinica; dovrebbe essere considerata sia la somministrazione orale che endovenosa. Dovrebbe essere considerato l’uso di aminofillina endovenosa e/o di ipratropio .
Se ad un donatore, nel corso della visita di pre-donazione, dal medico di base o dal cardiologo, viene diagnosticata l’ipertensione, questo non comporta l’esclusione definitiva dalla possibilità di donare il sangue. Quando si parla di ipertensione si fa riferimento al riscontro di una ipertensione arteriosa durevolmente elevata , indipendentemente dalla causa. Secondo i criteri della classificazione riportata nelle Linee guida 2018 dell’European Society of Cardiology e dell’European Society of Hypertension , il paziente è iperteso al di sopra dei 140 mmHg di pressione diastolica e/o dei 90 mmHg di pressione diastolica . In ogni caso, la scelta del farmaco da adottare spetta al medico, il quale valuterà la terapia più appropriata considerando le variazioni individuali e la situazione clinica del singolo paziente, soppesando quindi il cosiddetto rapporto rischio-beneficio. Questo studio dimostra che, talvolta, potrebbe non bastare correggere l’alimentazione e lo stile di vita se l’obbiettivo è quello di ridurre il farmaco per l’ipertensione. Affiancare specifiche sinergie di nutrienti può fare la differenza come nel caso di Previt e Vital Cardio.
I ricercatori hanno messo in comune i dati di 70 studi clinici randomizzati che esaminano l’effetto dell’EPA e del DHA, derivati da frutti di mare e da integratori, in adulti con e senza pressione alta. Oltre al loro effetto farmacologico principale, i beta-bloccanti fanno aumentare di peso soprattutto nei primi mesi di trattamento, seguiti da una fase di stallo. Il farmaco riporta rapidamente la pressione del sangue ai valori normali, favorendo però l’insorgenza di nuovi sintomi, tra cui l’aumento di peso. Pazienti ad alto rischio come patologie congenite cianogene non operate o operate con patch o patologie residue ad intervento cardiochirurgico, trovano indicazione alla profilassi. La profilassi va fatta con 2 g di amoxicillina minuti prima della procedura nei casi precedentemente descritti ad altissimo rischio di endocardite. Se il primidone e/o il propranololo sono inefficaci o producono molti effetti collaterali, lo specialista può tentare di prescrivere altri farmaci come le benzodiazepine , gabapentin, clozapina, flunarizina, clonidina e la teofillina.
I recettori beta adrenergici, i bersagli a cui questo tipo di farmaci si legano, sono in realtà distribuiti in diversi organi del nostro corpo, sono presenti, ad esempio, anche nei tessuti del sistema respiratorio. Inderal è un farmaco che ha come principio attivo Propranololo, betabloccante non selettivo di indicazione specifica contro l'ipertensione e le forme di angina. Inderal è principalmente utilizzato nel trattamento di tremori, angina , ipertensione , disturbi del ritmo cardiaco e di altre patologie cardiache o circolatorie. E' anche usato per trattare o prevenire l'infarto e per ridurre la gravità e la frequenza del mal di testa (profilassi dell'emicrania). Viene anche prescritto per il controllo dell'ansietà e della tachicardia su base ansiosa, nel trattamento del feocromocitoma e come coadiuvante nella terapia della tireotossicosi e delle crisi tireotossiche.
Il primo studio17è stato condotto su 144 pazienti prevalentemente in classe Child A e B. Al termine del follow-up mediano di 18 mesi, il gruppo trattato con nadololo + ISMN ha avuto una incidenza di recidiva emorragica del 33%, contro il 48,2% del gruppo trattato con EVBL. Si sono verificate 9 complicanze maggiori nel gruppo trattato con EVBL rispetto a 2 complicanze maggiori nel gruppo trattato con farmaci . Al termine del follow-up mediano di 25 mesi, il gruppo trattato con nadololo + ISMN ha avuto una incidenza di recidiva emorragica del 42%, contro il 20% del gruppo trattato con EVBL. Non sono state segnalate differenze tra i due gruppi in termini di sopravvivenza ed incidenza di complicanze.
Questa scheda non contiene le possibili interazioni farmacologiche di Inderal. È opportuno conservare un elenco di tutti i prodotti utilizzati (farmaci da prescrizione / senza ricetta medica e prodotti a base di erbe) e metterne a conoscenza il medico curante e/o il farmacista. Non si deve avviare, interrompere o modificare il dosaggio di alcun medicinale senza l’approvazione del proprio medico. Bisoprololo, sempre su consiglio del medico, è anche meglio perché beta 1 selettivo. Significa minori effetti collaterali al livello bronchiale e minori rischi di diabete.
Il propranololo, infatti, è usato per il trattamento degli emangiomi nei neonati, proprio per ottenere una riduzione della vascolarizzazione e della crescita” di questo tumore vascolare benigno". Nel 2011, De Giorgi e altri colleghi hanno osservato che i pazienti con melanoma che assumevano beta-bloccanti per altre malattie avevano un rischio più basso di progressione della malattia rispetto a coloro che non ne facevano uso. Di cui siamo a conoscenza in cui si è valutato il propranololo per il trattamento del melanoma. Un ‘vecchio’ antipertensivo, il betabloccante propanololo, potrebbe vivere una nuova giovinezza in un ambito del tutto diverso da quello nel quale è stato studiato inizialmente ed è ampiamente utilizzato. Sembra, infatti, che il farmaco sia in grado di prolungare la sopravvivenza libera da progressione nei pazienti affetti da melanoma cutaneo e a suggerirlo sono i risultati di un piccolo studio prospettico di un gruppo italiano, pubblicato di recente online su JAMA Oncology. Un 'vecchio' antipertensivo, il betabloccante propanololo, potrebbe vivere una nuova giovinezza in un ambito del tutto diverso da quello nel quale è stato studiato inizialmente ed è ampiamente utilizzato.
L'uso dei beta-bloccanti con agenti anestetici può provocare un'attenuazione della tachicardia riflessa e aumentare il rischio di ipotensione. È da evitare l'uso di agenti anestetici che causano depressione miocardica. I farmaci dovrebbero essere prescritti nei pazienti che non abbiano controindicazioni od intolleranza al trattamento. L'aggiunta di nadololo al trattamento eradicante con EVBL si è dimostrata più efficace nel prevenire le ricorrenze di sanguinamento esofageo rispetto alla EVBL da sola16. L'aggiunta di ISMN ai beta-bloccanti sembra incrementare l'effetto protettivo2. La possibilità che l'associazione tra nadololo e ISMN possa essere usata in alternativa alla EVBL per la prevenzione delle recidive di sanguinamento esofageo è stata recentemente valutata in due studi.
Le compresse devono essere assunte con un po' d'acqua, preferibilmente sempre alla stessa ora. Il farmaco è ad esclusivo uso personale e non deve essere assunto da altri. Il trattamento con Inderal non deve essere interrotto, a meno che non venga richiesto dal medico. Generalmente controindicato in gravidanza e nell'allattamento; controindicato in età pediatrica.
L'associazione tra beta-bloccanti e ISMN può migliorare la prevenzione del sanguinamento da varici. In uno studio del Gruppo Triveneto per l'ipertensione portale con follow-up medio a 30 mesi10, il gruppo trattato con ISMN + nadololo ha avuto una incidenza di sanguinamento da varici esofagee del 6% contro il 14% del gruppo trattato con nadololo in monoterapia. In uno studio più recente, effettuato in pazienti con cirrosi Child-Pugh classe A o B11, nel gruppo trattato con ISMN + nadololo si è registrata una incidenza di sanguinamento da varici esofagee del 12% contro il 29% del gruppo trattato con nadololo in monoterapia. Come suggerisce il nome, i farmaci beta-bloccanti, vanno ad antagonizzare i recettori beta-adrenergici presenti a livello dei tessuti, in modo che le catecolamine non vadano ad esplicare il loro naturale effetto. L'uso concomitante di calcio antagonisti diidropiridinici (es. nifedipina) può aumentare il rischio di ipotensione e possono verificarsi casi di scompenso cardiaco in pazienti con insufficienza cardiaca latente. Gli effetti terapeutici del propranololo, beta bloccante non cardioselettivo e privo di attività simpaticomimetica intrinseca, si devono principalmente all'azione cardiovascolare esercitata attraverso l'inibizione competitiva nei confronti dei recettori beta adrenergici.
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